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Ayacucho, Perù - 1° gennaio 1984. Il sole si leva sulle montagne andine, ma il nuovo anno porta con sé solo silenzio, paura e il presagio di qualcosa di irreversibile. Nel piccolo villaggio di Cocha Alegre, un maestro di scuola elementare si aggrappa all'illusione che l'istruzione possa ancora salvare i suoi ragazzi dal buio che avanza. Ma quando la violenza entra nella sua aula, la linea che separa la giustizia dal tradimento si dissolve per sempre. Capodanno Nero - Il primo giorno dell'ombra è un romanzo di coscienza e di memoria, dove le parole diventano armi, le scelte si trasformano in condanne e la paura si insinua in ogni gesto quotidiano. Attraverso due voci che si rincorrono - quella del maestro e quella del suo giovane allievo - la storia attraversa le montagne di Ayacucho, i nascondigli della guerriglia, le strade di Lima, e infine il deserto interiore che resta quando tutto è perduto. Non è solo una vicenda ambientata nel Perù degli anni Ottanta: è una parabola universale sulla fragilità morale, sul peso del silenzio e sulla colpa di chi sopravvive. Ogni pagina scava nel cuore di un Paese lacerato, ma anche in quello di chiunque abbia temuto di scegliere, abbia tradito per paura o abbia cercato redenzione troppo tardi. La narrazione si muove in un equilibrio costante tra intimità e tensione, alternando momenti di quiete sospesa a esplosioni improvvise di violenza. Le montagne diventano testimoni muti, il vento porta con sé i nomi dei morti, e le parole - quelle insegnate a scuola, quelle scritte di nascosto nei quaderni - si rivelano la sola arma possibile contro la follia e l'oblio. Nel suo linguaggio sobrio e cinematografico, Capodanno Nero esplora i limiti della coscienza umana: cosa resta di un uomo quando scopre che la giustizia è solo un'altra forma di paura? E fino a che punto può spingersi un ragazzo per non deludere chi gli ha insegnato a pensare? Non troverai eroi in queste pagine. Solo uomini e donne intrappolati tra le montagne, tra ideali spezzati e promesse infrante, costretti a scegliere tra la vita e la dignità, tra il silenzio e la verità. E in quella scelta, spesso, non c'è vittoria. Un romanzo sulla memoria, sulla colpa e sulla possibilità di fermarsi prima che sia troppo tardi. Una storia che parla del Perù, ma anche di ogni luogo dove le parole vengono soffocate dal rumore delle armi. Perché a volte, la guerra più difficile non è quella che combatti contro gli altri. Ma quella che combatti dentro di te.

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9798274415712

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